La Grotta della Baume Obscure
Dalla scoperta alla ristrutturazione
Nella grotta del Cyprès, il 6 aprile 1958, a 22 metri dall’ingresso, gli speleologi del Club Martel (Club Alpino di Nizza) ampliarono un passaggio. Questo permise loro di accedere alle grandi gallerie e al fiume situato a circa una cinquantina di metri più in basso. La scoperta di questo nuovo ingresso relativamente agevole attirò negli anni successivi un grande afflusso nella grotta. Il degrado che ne derivò – molte concrezioni danneggiate per stupidità o semplicemente per goffaggine – spinse lo speleologo Henri Chabert ad acquistare la cavità nel 1982 con lo scopo di chiuderla e ristrutturarla. Questa iniziativa riuscì a porre fine al deterioramento del sito, salvando Baume Obscure dalla perdita irrimediabile della maggior parte delle sue cristallizzazioni. Oggi, queste possono essere ammirate da tutti.
La grotta oggi
Oggi Baume Obscure costituisce un sito ineguagliabile aperto a tutti per scoprire le molteplici sfaccettature del carsico Mediterraneo (Carsico meridionale delle Prealpi di Grasse), sia in superficie che nel sottosuolo: la sua geologia, la sua mineralogia e la sua idrologia in particolare, la sua fauna e la sua flora sono un patrimonio culturale e storico.
In superficie: ad un’altezza media compresa tra i 600 m e i 700 m le querce e le roverelle, con qualche pino alpino o pino silvestre, ricoprono le valli, gli altopiani e le pendici calcaree delle vaste aree che circondano il sito di Baume Obscure. A questi si uniscono le brughiere di ginestre cineree e di bosso, la lavanda e i prati coltivati con timo e rosmarino che si annidano in profondità nelle fessure dei pavimenti calcarei, la gariga difficilmente penetrabile a volte si trova nelle gole particolarmente a strapiombo dell’Alta Siagne.
Nella zona sono presenti inoltre le vestigie del passato: vecchi muri e terrazze, capanne di pastori (bories), siti trogloditi, dolmen e tumuli, cappelle, antichi ponti e vecchi mulini.
Nel sottosuolo: la grotta offre una panoramica completa dei fenomeni idrologici e delle bellezze minerali che si nascondono sotto l'altopiano calcareo di Saint-Vallier de Thiey
Un prezioso strumento educativo sull'ambiente sotterraneo.
Oggi, nell'ambito delle azioni di educazione ambientale, la grotta costituisce un sito di osservazione privilegiato, dove è possibile mostrare e spiegare il ciclo dell'acqua nella sua fase sotterranea.
A complemento sono presentati dei filmati e delle fotografie. Vengono organizzate altre visite più sportive nell'altra estremità di questo vasto complesso idrogeologico, cioè nelle gole del Siagne: le Grotte di Saint Cézaire e la Grotta di Pâques.